Si torni all’agricoltura bioregionale naturale
L’agricoltura Biologica bioregionale non è solo un diritto dei cittadini e degli agricoltori, bensì un dovere delle istituzioni, nel rispetto dei diritti inviolabili alla salute ambientale (Art. 32, 9, Costituzione) e allo sfruttamento razionale dei suoli per la conservazione della fertilità per le generazioni future (Art. 44 Cost.)
Fertilità non solo dei terreni bensì anche Umana, compromessa da decenni di pesticidi interferenti endocrini, mutageni e teratogeni.
Regolamenti Europei, obbligatori e prioritari, in applicazione degli obblighi costituzionali alla rimozione degli ostacoli per la realizzazione sociale dell’attività economica (Art. 41, 42, 44 e Art. 3, comma 2 Costituzione), da oltre 25 anni compensano gli agricoltori biologici dei mancati ricavi e maggiori costi, più un 20% per i costi burocratici di transazione.
Socializzando i costi della riconversione verso l’agricoltura biologica, con misure specifiche, cui si aggiungono misure cosiddette “Agro-Climatico-Ambientali” finalizzate a migliorare la fertilità dei terreni (Humus e sali minerali), proteggerli dall’erosione e dal dissesto idrogeologico, migliorare la fissazione del carbonio, contribuendo alla resilienza contro i cambiamenti climatici provocati dal sistema agro-zootencico industriale che sta distruggendo il pianeta.