Cosa sta accadendo alle Cryptovalute?
Cryptovalute - Aggiornamenti 

Pillole di Ecosofia - N° 9
a cura di Mauro Giorgis

Nel nascente Asset delle Cryptovalute si è verificato un grande rimbalzo dei prezzi nel 2023, dopo il negativo andamento del 2022, come evidenziato nel grafico sottostante del Bitcoin, di quasi il 55%.

I motivi sono molti, ma i principali sono da ricercare nella crisi bancaria che ha caratterizzato i primi mesi del 2023, con il fallimento di diverse banche USA e la Credit Swisse, che ha condotto gli investitori a cercare asset decorrelati dal sistema finanziario tradizionale.
Inoltre la recentissima regolamentazione fiscale definita dal Governo Italiano sulle plusvalenze provenienti dal mondo Crypto ha in pratica legittimato la validità e l'esistenza ufficiale di questo settore.

Ma cosa ha stabilito la nuova legge Fiscale sulle Cryptovalute?

Cosa dice la prima legge in Italia sulla tassazione delle criptovalute? Tutte le novità e come funziona la dichiarazione.
La tassazione sulle criptovalute in vigore in Italia dal 2023 è tra le novità più importanti nel settore. La regolamentazione è iniziata in parallelo con il MiCA europeo e con la Legge di Bilancio nazionale, facendo sempre maggiore chiarezza sulla definizione delle crypto e le relative tasse. Un notevole passo avanti a favore dell’adozione.

Tassazione criptovalute: la definizione fiscale
La principale novità sulla tassazione delle criptovalute è la definizione di queste ultime. La parola chiave della legge di Bilancio infatti è cripto-attività. Con questo termine ombrello si è scelto di includere nella definizione e regolamentazione non solo le criptovalute, ma anche tutti i token e le altre attività basate su blockchain, compresi gli NFT. Al momento si parla di currency token (stablecoin e CBDC), utility token, NFT e security token.

Tassazione criptovalute: l’imposta sulle plusvalenze e altri proventi
Andiamo subito alle questioni di maggiore impatto nella vita di tutti i giorni: il pagamento delle imposte. Quando avviene, e a quanto ammonta?
L’imposta si applica alle plusvalenze e altri proventi realizzati durante l’anno fiscale oltre i 2000€, con un’aliquota del 26%.

Non rientrano tra le attività fiscalmente rilevanti:

  • Conversioni da cripto-attività a cripto-attività dello stesso tipo, ad esempio da BTC a ETH. Infatti: “Non costituisce una fattispecie fiscalmente rilevante  la  permuta  tra  cripto-attivita’ aventi eguali caratteristiche e funzioni
Rientrano tra le attività fiscalmente rilevanti:
  • Conversioni da cripto-attività a fiat anche senza prelevare queste ultime
  • Conversioni da cripto-attività a fiat su qualunque exchange o wallet sia italiano che estero
  • Conversioni da cripto-attività di un tipo a cripto-attività di un altro, ad esempio acquisti o vendite di NFT con criptovaluta.
  • Acquisti di beni o servizi con cripto-attività. 

La legge inerente la tassazione delle criptovalute parla delle plusvalenze, ma anche di “altri proventi” o “redditi diversi di natura finanziaria”. Con queste parole si indicano operazioni come staking, yield farming, lending, airdrop, cashback, che rientrano nel calcolo delle plusvalenze imponibili con gli stessi criteri. 

Mettiamo però subito le cose in chiaro: rimane l’obbligo di dichiarare le proprie cripto-attività, in modo da consentire il monitoraggio fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate. 

 

PER MAGGIORI APPROFONDIMENTI scrivere a newsecosofia@gmail.com

Piccole Cryptovalute crescono

La piccola Cryptovaluta scelta si chiama Litecoin.
Ha avuto un mese di alta volatilità e recuperi di prezzo causati con tutta probabilità dall'avvicinamento all'halving, che si verifica ogni 4 anni e la data prevista è il 2 agosto 2023.

Ecquo_titolo