Analisi mensile dei mercati - marzo 2017
Cosa è accaduto durante il mese passato sui mercati azionari e obbligazionari? Cosa ha influenzato i rendimenti e quale è stato l'andamento dei principali indici? Il presente aggiornamento mensile fornisce una sintesi dei principali eventi che hanno caratterizzato i mercati nel mese di riferimento.

SINTESI
 
EUROPA: Mercati azionari spinti al rialzo dagli ottimi dati economici.
 
I titoli azionari europei hanno guadagnato terreno nel corso del mese, favoriti da una serie di fattori tra cui gli incoraggianti dati economici e l’inatteso risultato delle elezioni olandesi, con il partito VVD uscente che ha battuto il leader populista olandese Geert Wilders. Per gli investitori le elezioni olandesi hanno rappresentato una cartina al tornasole rispetto al populismo in vista delle imminenti elezioni in Francia e Germania.
 
 
REGNO UNITO: Azioni in crescita sulla scia del deprezzamento della sterlina.
 
I titoli azionari britannici hanno guadagnato terreno a marzo, favoriti dal deprezzamento subi-to dalla sterlina nella prima parte del mese. Il governo ha invocato l’Articolo 50, dando ufficial-mente il via alla procedura di uscita dall’Unione Europea (UE). Il Regno Unito ha inoltre subito un attacco terroristico fuori dal Parlamento, che non ha però suscitato particolari reazioni tra gli investitori. Con un rendimento mensile del 2,9%, le società di piccole dimensioni hanno sovraperformato le controparti mid cap e large cap che hanno rispettivamente registrato l’1,4% e l’1,1%. In linea con il trend generale dei mercati, la maggior parte dei settori ha chiuso il mese in territorio positivo. Tabacco, servizi per attrezzature petrolifere e hardware tecnologico sono stati i settori più remunerativi, mentre i gruppi di telecomunicazioni a rete fissa, estrattivi, di prodotti per il tempo libero ed elettricità sono stati tra i più penalizzanti
 
STATI UNITI: Trend piatto per i listini azionari a causa delle preoccupazioni per le quotazioni petrolifere e delle politiche di Donald Trump.
 
 
Le azioni statunitensi hanno perso un po’ di terreno a marzo, in quanto l’incertezza rispetto alle quotazioni petrolifere e i timori per l’attuazione di politiche a favore della crescita da parte dell’amministrazione di Donald Trump hanno pesato sul sentiment degli investitori. Nella riunione di marzo il Federal Open Market Committee (FOMC) ha innalzato di un quarto di punto percentuale i tassi di interesse, portandoli a quota 0,75-1,00%. Questo rialzo, il secondo in meno di sei mesi, rappresenta una conferma di quanto precedentemente dichiarato dalla Fed rispetto ai due-tre interventi all’anno, sempre subordinati all’andamento dei dati economici nel prossimo futuro. Il settore informatico (IT) e quello dei beni di consumo discrezionali hanno trainato il mercato. I titoli dell’energia sono stati messi sotto pressione dai costanti timori rispetto all’aumento delle scorte di greggio negli USA che dovrebbero compensare il positivo effetto del taglio alla produzione da parte dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC).
 
GIAPPONE: Mercati azionari penalizzati dal rafforzamento dello yen.
Il rally del mercato giapponese si è affievolito nel mese di marzo. Le prospettive meno aggressi-ve rispetto ai tassi di interesse statunitensi e le perplessità in merito alla capacità del Presidente Donald Trump di mettere in atto fondamentali iniziative politiche hanno compromesso il senti-ment degli investitori e favorito il rafforzamento dello yen nel cambio con il dollaro USA. In questo contesto, gli investitori esteri sono stati venditori netti di titoli azionari giapponesi per il secondo mese consecutivo. Mentre la decisione della Fed USA di innalzare il tasso di interesse di riferi-mento dello 0,25% è risultata in linea con le attese, la prudenza rispetto ai futuri incrementi dei tassi ha invece deluso. Gli investitori hanno inoltre mostrato preoccupazione rispetto alla capacità dell’amministrazione Trump di attuare celermente le politiche di incentivazione fiscale e di taglio alle imposte dopo lo stallo sulla proposta di riforma al sistema sanitario statunitense. Questi sviluppi hanno inciso negativamente sulle società che beneficiano del rafforzamento della fiducia dei consumatori statunitensi e del miglioramento delle condizioni economiche domestiche, con il settore del ferro e dell’acciaio che ne ha risentito particolarmente. Anche i servizi finanziari sono stati messi sotto pressione, in parte a causa della pausa nel ciclo di normalizzazione dei tassi a lungo termine negli USA. Di contro, il settore degli altri prodotti, che include società come Nintendo e Yamaha, ha generato rendimenti positivi. Le società di apparecchiature elettriche e strumenti di precisione hanno guadagnato terreno grazie a fattori legati ai singoli titoli. Sul fronte stilistico, i titoli difensivi, growth e di small cap hanno sovraperformato large cap, segmenti ciclici e value del mercato nel mese di marzo. Secondo le stime riviste, il dato sul PIL giapponese reale del quarto trimestre ha registrato una crescita annualizzata dell’1,2%, rispetto alla precedente proiezione dell’1,0% essenzialmente grazie al solido incremento degli investimenti delle imprese (2,0%). Sul fronte positivo, il tasso di disoccupazione del Giappone ha toccato il minimo da oltre due decenni, in calo al 2,8% nel mese di febbraio. L’IPC core è salito dello 0,2% su base annua a febbraio.
 
REGIONE ASIA-PACIFICO: Rialzo dei mercati azionari in risposta ai segnali di stabilizzazione dell’economia cinese.
 
 
I titoli azionari della regione Asia-Pacifico (Giappone escluso) hanno guadagnato terreno nel mese di marzo. I continui segnali di stabilizzazione provenienti dalla Cina e l’ottimismo rispetto all’eco-nomia globale hanno dato slancio al sentiment. Tutti i settori, ad eccezione dei materiali, hanno chiuso in territorio positivo. Anche i settori di informatica, beni di consumo discrezionali e prodotti industriali hanno ottenuto ottime performance. I titoli azionari cinesi hanno guadagnato terreno, in quanto i dati economici positivi hanno sostenuto l’ottimismo degli investitori. Secondo i dati di un sondaggio ufficiale, l’attività manifatturiera dovrebbe superare le stime nel mese di marzo, ma anche produzione industriale, investimenti in immobilizzazioni e utili industriali relativi al periodo gennaio-febbraio sono apparsi robusti. Al contempo, diverse città cinesi hanno imposto ulteriori restrizioni al mercato immobiliare per mitigare la domanda speculativa e controllare l’aumento dei prezzi degli immobili residenziali. La People’s Bank of China ha innalzato i tassi di interesse a breve termine nel tentativo di evitare la pressione ribassista sulla valuta e contrastare i deflussi di capitali. Il mercato di Hong Kong ha guadagnato terreno, trainato dalle società informatiche e di beni di consumo. In linea con la decisione della Fed USA visto l’ancoraggio del dollaro di Hong Kong al dollaro USA, la banca centrale ha incrementato il tasso di interesse di riferimento. Le attività di acquisto da parte degli investitori esteri hanno supportato i titoli della Corea del Sud e di Taiwan. Le aspettative sugli utili aziendali hanno registrato un miglioramento nella Corea del Sud. La ripresa delle esportazioni unita all’allentamento delle incertezze politiche ha inciso positivamente sul sentiment di consumatori e imprese nel mese di marzo. A Taiwan gli ordini all’esportazione sono cresciuti al ritmo più sostenuto da quasi sei anni e mezzo a febbraio sulla scia della robusta domanda globale di prodotti elettronici. Il mercato di Singapore ha guadagnato terreno, principalmente grazie ai servizi finanziari. La produzione industriale e le esportazioni domestiche non petrolifere sono cresciute più del previsto nel mese di febbraio. Gli investitori hanno premiato anche i titoli azionari indiani dopo che i risultati delle elezioni recentemente tenutesi in alcuni Stati hanno rafforzato le aspettative di un’accelerazione delle riforme. La camera bassa del parlamento ha approvato l’im-posta su beni e servizi (GST), rafforzando la fiducia rispetto a un’implementazione della cruciale riforma fiscale già quest’anno. Le azioni australiane hanno sovraperformato il mercato esteso, sostenute da società sanitarie e di servizi di pubblica utilità. Il PIL del periodo ottobre-dicembre ha rimbalzato sequenzialmente dopo la contrazione subita nel precedente trimestre, riportando il Paese sulla giusta rotta per proseguire questa lunga serie senza recessione che dura da 25 anni.
 
MERCATI EMERGENTI: Titoli azionari in rialzo sulla scia dei segnali globali.
 
 
I titoli azionari dei mercati emergenti hanno guadagnato terreno nel mese di marzo. In Asia, le azioni cinesi hanno beneficiato della pubblicazione di dati sull’attività manifatturiera superiori alle attese che hanno rafforzato la fiducia degli investitori rispetto a una ripresa dell’economia. Le azioni indiane hanno guadagnato terreno poiché la recente vittoria del partito politico del Primo Ministro Narendra Modi nelle elezioni dei principali Stati ha confermato l’appoggio al programma riformista adottato dal governo centrale. Le azioni dell’America Latina sono state volatili, mentre la performance è apparsa eterogenea all’interno della regione. I titoli azionari messicani sono saliti dopo che le prospettive per le esportazioni sono migliorate sulla scia della solidità dei dati sugli scambi commerciali e del rafforzamento dell’economia statunitense. Le azioni cilene hanno beneficiato della fine dello sciopero dei minatori e della ripresa dell’attività a Escondida, la più grande miniera di rame al mondo. Il rame è il principale bene d’esportazione del Cile. Di contro, il sentiment nei confronti del Brasile è stato penalizzato dopo che i principali importatori come la Cina hanno vietato temporaneamente la vendita dei prodotti brasiliani a base di carne. Dall’altro lato dell’Atlantico, i titoli azionari di Europa emergente, Medio Oriente e Africa hanno registrato risultati eterogenei. I titoli sudafricani hanno perso terreno a causa dell’incertezza dovuta all’improvvisa rimozione dell’apprezzato ministro delle finanze Pravin Gordhan e di altri membri del gabinetto. Sul versante positivo, le azioni russe hanno tratto vantaggio dall’ottimismo rispetto alla decelerazione dell’inflazione. Le azioni turche hanno proseguito la loro solida rincorsa nel 2017 in quanto gli investitori ne hanno apprezzato le allettanti valutazioni. Anche le azioni polacche hanno guadagnato terreno.
 
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