Cosa è accaduto durante il mese passato sui mercati azionari? Cosa ha influenzato i rendimenti e quale è stato l'andamento dei principali indici? Il presente aggiornamento mensile fornisce una sintesi dei principali eventi che hanno caratterizzato i mercati nel mese di Maggio.
EUROPA: Mercati in rialzo grazie agli ottimi dati economici
A maggio i titoli azionari europei hanno proseguito nella loro solida rincorsa, con il sentiment degli
investitori che è stato sostenuto dai favorevoli dati economici, i robusti dati sugli utili aziendali
e un rapporto sull’occupazione statunitense migliore del previsto.
I guadagni iniziali sono però
stati in parte erosi dall’aumento dell’incertezza politica in Italia, dove si sono diffuse voci sempre
più insistenti riguardo alla possibilità di tornare alle urne prima del previsto dopo che i leader
dei due principali schieramenti, Matteo Renzi e Beppe Grillo, sono parsi vicini a un accordo sulla
nuova legge elettorale.
A livello settoriale, i settori difensivi, tra cui servizi di pubblica utilità,
telecomunicazioni e beni di consumo di base, sono stati i più remunerativi in un contesto segnato
dalla volatilità. Al contempo, materiali e beni di consumo discrezionali hanno realizzato rendimenti
negativi. Nel complesso, le large cap hanno sovraperformato le controparti di minori dimensioni e i
titoli growth sono andati meglio di quelli value.
Regno Unito: Impennata dei titoli azionari in vista delle
imminenti elezioni politiche
Le azioni britanniche hanno subito un’impennata a maggio, nonostante l’attenzione dei
mercati fosse tutta puntata sulle imminenti elezioni politiche. Mentre i Conservatori al
governo si aspettano di ottenere la maggioranza in parlamento, il distacco con il Partito
Laburista all’opposizione si è ridotto in misura significativa, secondo la maggior parte dei
sondaggi.
Con un rendimento mensile del 4,9%, le società di maggiori dimensioni hanno
sovraperformato le controparti small cap e mid cap che hanno rispettivamente registrato un
2,6% e 2,2%. In linea con il trend generale dei mercati, la maggior parte dei settori ha chiuso il
mese in territorio positivo. Telecomunicazioni mobili, assicurazioni specializzate nel ramo vita,
prodotti per la cura personale, elettricità e prodotti farmaceutici/biotecnologici sono stati tra
i settori più remunerativi, mentre le società di beni per il tempo libero, estrattive e i gruppi di
servizi e attrezzature per il settore petrolifero hanno subito le perdite più ingenti.
USA: Azioni in rialzo alla luce degli ottimi utili aziendali
I titoli azionari statunitensi hanno guadagnato terreno a maggio sulla scia degli ottimi risultati
archiviati dalla maggior parte delle società. In linea con le attese, nella riunione di maggio il
Federal Open Market Committee (FOMC) ha mantenuto invariati i tassi di interesse nell’intervallo
0,75-1,00%.
Dai verbali della riunione sembra ancora confermata l’intenzione della Federal
Reserve (Fed) di ridurre e normalizzare il proprio bilancio evitando di reinvestire tutti i titoli
in scadenza già a partire da quest’anno. Al contempo, nella riunione tenutasi a Vienna,
l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) ha deciso di estendere i tagli alla
produzione di altri nove mesi fino a marzo 2018.
La notizia ha però messo sotto pressione i titoli
dell’energia poiché molti investitori avevano previsto tagli alla produzione più consistenti. I titoli
growth hanno continuato a sovraperformare quelli value, un tema ormai dominante da inizio anno.
Le società di beni di consumo di base, servizi di pubblica utilità e informatica (IT) hanno apportato
il maggiore contributo alla performance. Finora l’IT si conferma il miglior settore del 2017 in
termini di performance.
Giappone: Titoli azionari sostenuti dal costante flusso di
dati economici positivi
Un’ottima stagione di pubblicazione degli utili, l’allentamento dei timori geopolitici e un
costante flusso di dati economici positivi hanno sostenuto i titoli azionari giapponesi. Alla fine
della stagione di pubblicazione dei risultati annuali, un indebolimento dello yen e la solida
crescita globale hanno favorito il conseguimento di utili superiori alle attese, grazie soprattutto
ad acciaio e metalli non ferrosi.
Lo yen ha continuato a indebolirsi nei confronti del dollaro USA
per la maggior parte del mese, toccando il minimo di 114,095 yen sul dollaro prima di chiudere
il mese a 110,98 yen, a causa degli investitori che sono apparsi ottimisti rispetto ai rischi politici
globali e alla sicurezza nella regione. I flussi di investimento esteri sono rimasti positivi a maggio,
principalmente sulla base delle interessanti valutazioni relative e del positivo andamento
della crescita.
Al contempo, la vittoria del candidato centrista Emmanuel Macron alle elezioni
presidenziali francesi ha sostenuto la propensione al rischio. Un po’ di volatilità si è ripresentata
però nella seconda metà del mese a causa delle preoccupazioni politiche rispetto al presidente
statunitense Donald Trump e ad alcuni incidenti, come un attacco di pirati informatici a livello
globale e un lancio missilistico da parte della Corea del Nord.
Dal punto di vista settoriale, i titoli
di altri prodotti, alimentari e informazione & comunicazioni hanno fatto enormi progressi, mentre i
settori di energia e trasporti marittimi hanno perso parecchio terreno. In termini di stile, le società
growth hanno superato di netto le opportunità value in considerazione della positiva crescita degli
utili. Al contempo, i titoli delle small cap hanno superato le controparti di maggiori dimensioni.
Asia-Pacifico: Mercato azionario non particolarmente influenzato
dal declassamento del rating sovrano della Cina da parte di Moody’s
I titoli azionari della regione Asia Pacifico (Giappone escluso) hanno guadagnato terreno nel mese di
maggio in un contesto caratterizzato dall’allentamento dei timori per la liquidità in Cina. La maggior
parte dei mercati non si è lasciata impressionare dal declassamento dei rating creditizi della Cina
da parte di Moody’s Investors Service che ha giustificato la decisione con i timori per l’aumento del
debito e la lentezza delle riforme economiche in Cina.
A livello settoriale, le società di informatica
(IT), prodotti industriali e beni di consumo hanno ottenuto le performance migliori, mentre i titoli
dell’energia hanno perso terreno dopo l’indebolimento dei prezzi del greggio che hanno risentito
di un’estensione inferiore alle attese dei tagli alla produzione petrolifera da parte delle principali
nazioni produttrici di petrolio. Le azioni di Cina e Hong Kong hanno fatto progressi, con l’iniezione di
liquidità netta da parte della banca centrale che ha compensato parte della pressione sulla liquidità
dovuta ai pagamenti dell’imposta sulle società.
I costanti afflussi dalla Cina continentale hanno
anch’essi sostenuto il sentiment nei confronti delle azioni di Hong Kong. Le autorità di vigilanza hanno
approvato il tanto atteso Hong Kong-China Bond Connect che consentirà agli investitori esteri di avere
accesso al mercato obbligazionario cinese.
Al contempo, il presidente cinese Xi Jinping ha annunciato
un robusto piano di spesa per l’iniziativa “One Belt One Road” volta alla rivalutazione delle antiche
vie terrestri per raggiungere l’Europa e l’Africa dall’Asia. A Hong Kong, la banca centrale ha imposto
restrizioni sui prestiti bancari al settore immobiliare per contenere l’aumento dei prezzi.
Le attività di
acquisto da parte degli investitori esteri hanno sostenuto i mercati azionari di Taiwan e Corea del Sud.
Le esportazioni taiwanesi sono salite per il settimo mese consecutivo ad aprile a causa della robusta
domanda estera di prodotti tecnologici.
In Corea del Sud, gli investitori si sono mostrati ottimisti
rispetto all’annuncio, da parte del nuovo presidente Moon Jae-in, di nuove misure di stimolo volte a
sostenere la crescita. Le azioni di Singapore hanno fatto progressi, trainate da servizi finanziari e beni di
consumo di base. L’economia del Paese ha subito una contrazione inferiore alle stime iniziali nel primo
trimestre grazie alla sostenuta crescita dell’attività manifatturiera.
Il proseguimento del lancio della
riforma relativa all’imposta su beni e servizi (GST) e le previsioni di una buona stagione monsonica
hanno sostenuto il mercato indiano. La crescita del PIL ha subito un brusco rallentamento nel trimestre
gennaio-marzo. Le azioni australiane hanno invece perso terreno in quanto le banche hanno risentito
dei timori legati all’annuncio di una nuova imposta nel recente budget federale in quanto potrebbe
pesare sugli utili bancari. Il budget per il periodo 2017-18 si è concentrato su infrastrutture, istruzione,
accessibilità economica degli alloggi e assistenza alle piccole e medie imprese.
PAESI EMERGENTI: Titoli azionari in rialzo sulla scia dei segnali globali
Le azioni dei mercati emergenti sono salite nel mese di maggio sulla scia degli ottimi dati
sull’attività manifatturiera della Cina e della solidità del mercato del lavoro negli USA. Anche
l’allentamento delle tensioni geopolitiche ha sostenuto il sentiment dopo che il presidente USA
si è detto disponibile a incontrare il leader della Corea del Nord Kim Jong-un nelle “giuste
circostanze”.
In Cina, le azioni sono salite nel momento in cui le autorità di vigilanza hanno tentato
di stabilizzare i mercati mediante una restrizione delle vendite “in blocco” di azioni da parte
degli azionisti di maggioranza di società quotate, sebbene si tratti di un effetto artificiale sulle
quotazioni azionarie.
I guadagni sono però stati limitati dal declassamento del rating creditizio
dovuto ai timori per l’aumento del debito nell’economia. I mercati dell’America Latina hanno
perso terreno, ma la performance è apparsa eterogenea all’interno della regione. I mercati
brasiliani hanno subito un arretramento dopo che la Corte Suprema ha disposto accertamenti
rispetto alle accuse di corruzione nei confronti del presidente Michel Temer.
Gli investitori temono
che queste accuse possano ritardare l’attuazione delle riforme previdenziali e del mercato
del lavoro. I titoli azionari messicani hanno guadagnato terreno sulla scia delle aspettative di
una robusta stagione degli utili aziendali. Anche le azioni peruviane sono salite.
Dall’altro lato
dell’Atlantico, i mercati di Europa emergente, Medio Oriente e Africa hanno chiuso un mese
particolarmente volatile in territorio positivo. Il rand sudafricano si è apprezzato a seguito della
decisione della banca centrale di non tagliare i tassi di interesse. Le azioni turche sono salite dopo
che il presidente Tayyip Erdogan è stato nominato leader del partito AK al governo, una notizia
che riduce l’incertezza politica e gli consente di riprendere il controllo del partito.