Cosa è accaduto durante il mese passato sui mercati azionari e obbligazionari? Cosa ha influenzato i rendimenti e quale è stato l'andamento dei principali indici?
Il presente aggiornamento mensile fornisce una sintesi dei principali eventi che hanno caratterizzato i mercati nel mese di Agosto.
Sintesi
Europa: Mercati penalizzati dalla forza dell’euro
Regno Unito: Ottime performance da parte dei titoli estrattivi
USA: Azioni pressoché invariate a causa degli effetti dell’uragano Harvey
Giappone: Mercati piatti sulla scia dei timori geopolitici
Asia-Pacifico: Prospettive di crescita degli utili in miglioramento nella regione grazie al sentiment degli investitori
Mercati Eemergenti: Titoli azionari in rialzo sulla scia dei segnali economici globali
Obbligazionario: I titoli di Stato hanno sovraperformato le obbligazioni corporate
EUROPA: Mercati penalizzati dalla forza dell'Euro
Ad agosto i titoli azionari europei hanno registrato rendimenti negativi. Anche le crescenti tensioni geopolitiche tra USA e Corea del Nord, e il letale attacco terroristico in Spagna hanno pesato sui rendimenti. Sul fronte positivo, il rafforzamento dei dati economici e i modesti risultati trimestrali hanno sostenuto il sentiment degli investitori. Fatta eccezione per servizi di pubblica utilità e materiali, tutti i settori hanno archiviato rendimenti piatti o negativi. Il settore dei servizi finanziari è stato il più penalizzante, con i titoli che sono stati messi sotto pressione a causa del maggior scetticismo degli investitori rispetto alla possibilità di un altro incremento dei tassi di interesse entro l’anno. I titoli dell’energia hanno perso terreno a causa del calo dei prezzi del greggio dopo che le inondazioni e i danni provocati dall’uragano Harvey hanno inciso sulla capacità di raffinazione statunitense. Nel complesso, le small cap e le mid cap hanno sovraperformato le large cap, mentre i titoli growth sono andati meglio di quelli value.
Regno Unito: Ottime performance da parte dei titoli estrattivi
Le azioni britanniche sono salite ad agosto grazie all’ottima performance dei titoli del settore estrattivo.
A livello settoriale, metalli industriali, attività estrattive, produttori alimentari e di bevande sono stati tra i più remunerativi, mentre hardware tecnologico, servizi e attrezzature petrolifere, e media sono stati fra i più penalizzanti.
Nel complesso, con un rendimento mensile dell’1,6%, le società di maggiori dimensioni hanno sovraperformato le controparti small cap e mid cap che hanno rispettivamente registrato uno 0,5% e 0,4%.
USA: Azioni pressoché invariate a causa degli effetti dell’uragano Harvey
Le azioni statunitensi sono rimaste pressoché invariate ad agosto poiché le tensioni geopolitiche nella penisola coreana e gli effetti dell’uragano Harvey hanno pesato sul sentiment degli investitori. Stando ai verbali della riunione di luglio pubblicati dal Federal Open Market Committee (FOMC), i funzionari non sono stati concordi sulle tempistiche di avvio del processo di riduzione del bilancio.
I crescenti timori per il ridotto tasso d’inflazione giocano a sfavore di un prematuro ciclo di inasprimento. Al contempo, il Presidente Trump ha espresso la volontà di ridurre la tassazione sulle imprese dal 35% al 15% ma, essendosi trattato di un annuncio senza una proposta adeguata e dettagli precisi sull’esecuzione, non ha avuto un impatto significativo sul sentiment degli investitori.
Confermando il trend in corso da inizio anno, i titoli growth hanno continuato a sovraperformare le controparti value. I titoli dell’energia sono stati messi sotto pressione, in quanto le inondazioni causate dall’uragano Harvey hanno danneggiato parecchie raffinerie petrolifere statunitensi. A livello settoriale, l’informatica (IT) ha realizzato le performance migliori.
Giappone: Mercati
piatti sulla scia dei timori geopolitici
Il mercato giapponese ha chiuso il mese di agosto pressoché invariato.
Nonostante un inizio mese positivo sulla scia dei robusti dati sugli utili aziendali, il rialzo è stato limitato dalle prese di profitto oltre che dall’apprezzamento dello yen. Mentre i dati sugli utili del trimestre aprile-giugno hanno delineato un quadro favorevole, il sentiment degli investitori ha risentito delle notizie secondo cui la Corea del Nord starebbe programmando attacchi nelle aree intorno al territorio di Guam, nel Pacifico statunitense, e degli avvertimenti di Trump che hanno messo in guardia da quest’atto provocatorio.
Queste preoccupazioni si sono parzialmente allentate nel momento in cui i funzionari USA hanno espresso il desiderio che si arrivi a una soluzione diplomatica, facendo così rimbalzare a metà mese il sentiment degli investitori. La notizia del lancio di un missile balistico nordcoreano caduto nell’Oceano Pacifico dopo aver sorvolato la Penisola giapponese di Oshima ha tuttavia provocato un aumento delle vendite e un conseguente apprezzamento dello yen.
Visto questo contesto di incertezza, gli investitori hanno mantenuto un approccio prudente. Nel complesso, gli investitori esteri sono stati venditori netti di titoli giapponesi in agosto.
Al contempo, ad agosto è aumento l’indice di gradimento del gabinetto del Primo Ministro Shinzo Abe a seguito del rimpasto del governo a inizio mese. Dati i solidi guadagni, le società di stile growth hanno continuato a sovraperformare le azioni value, penalizzate dall’esposizione ai servizi finanziari. Al contempo, le società di minori dimensioni hanno sovraperformato le controparti large cap.
A livello settoriale, petrolio e carbone, trasporti aerei e metalli non ferrosi hanno guadagnato terreno, mentre le società finanziarie e assicurative sono state le più penalizzanti
Asia-Pacifico: Prospettive di crescita degli utili in miglioramento nella regione grazie al sentiment degli investitori
I titoli azionari della regione Asia Pacifico (Giappone escluso) hanno chiuso in rialzo il mese di agosto, con il sentiment che è stato sostenuto dai positivi dati economici relativi alle principali economie globali e dal miglioramento delle previsioni di crescita degli utili della regione.
A livello settoriale, i materiali hanno seguito il trend rialzista dei prezzi dei metalli.
Anche i settori di energia, informatica e beni di consumo di base sono saliti, mentre beni di consumo discrezionali e telecomunicazioni hanno chiuso il mese in territorio negativo.
Le azioni cinesi hanno guadagnato terreno sulla scia dei robusti utili aziendali. Il sentiment degli investitori è stato inoltre sostenuto dai segnali di accelerazione delle iniziative di ristrutturazione sulle imprese di Stato (SOE) cinesi. In generale i dati economici diffusi sono apparsi contrastanti.
Vendite al dettaglio, investimenti in immobilizzazioni ed esportazioni sono stati inferiori alle attese nel mese di luglio. Al contempo, a luglio l’andamento dei prestiti è stato superiore alle stime e ad agosto l’attività manifatturiera ha superato le aspettative.
I titoli azionari di Hong Kong hanno guadagnato terreno, trainati da titoli immobiliari e di beni di consumo di base.
Il PIL del secondo trimestre è cresciuto in maniera più sostenuta del previsto a causa della solidità dei consumi privati e dell’incremento delle esportazioni. Beni di consumo di base e prodotti industriali hanno contribuito ai guadagni delle azioni taiwanesi.
Le esportazioni hanno continuato a salire a luglio, sostenute dalla solidità della domanda globale di macchinari e semiconduttori.
I titoli azionari sudcoreani hanno invece perso terreno a causa dell’aggravarsi delle tensioni geopolitiche nella penisola coreana e dei timori rispetto all’efficacia delle nuove politiche di governo.
Anche il mercato di Singapore ha chiuso il mese in flessione. Stando ai dati rivisti, il PIL del secondo trimestre ha rimbalzato sequenzialmente a un ritmo particolarmente sostenuto, a causa del miglioramento della crescita dell’attività manifatturiera e del terziario.
Le azioni indiane hanno perso terreno in quanto il sentiment ha risentito del giro di vite effettuato su alcune presunte società di comodo dall’autorità di vigilanza sui mercati dei capitali. Il PIL del trimestre aprile-giugno è cresciuto più lentamente del previsto, penalizzato dalla cessione di titoli da parte delle società manifatturiere nel periodo antecedente il lancio della riforma relativa all’imposta su beni e servizi (GST) e del persistente impatto della demonetizzazione.
Intanto, la banca centrale ha ridotto i tassi di interesse di riferimento a causa del calo dell’inflazione.
Il mercato australiano ha sottoperformato sulla scia della flessione subita da banche e telecomunicazioni. In particolare, le banche hanno perso terreno dopo che l’autorità di vigilanza ha aperto un’inchiesta indipendente su Commonwealth Bank of Australia per presunta violazione delle normative sul riciclaggio di denaro e il finanziamento al terrorismo. Sul fronte positivo, secondo il sondaggio condotto a livello societario dalla National Australia Bank, condizioni e fiducia delle imprese si sarebbero rafforzati a luglio, a conferma che le imprese sono più ottimiste rispetto alle prospettive di crescita economica.
PAESI EMERGENTI: Titoli azionari in rialzo sulla scia dei segnali economici globali
I mercati emergenti hanno continuato la loro solida rincorsa nel mese di agosto, trainati dalla solidità dei dati manifatturieri provenienti dalla Cina e dalla robusta crescita economica statunitense.
I titoli cinesi sono saliti sulla scia delle aspettative di ottimi utili aziendali e della pubblicazione di dati incoraggianti sulla produzione manifatturiera.
I titoli malesiani sono stati favoriti dall’ottimismo per i positivi utili aziendali. Le azioni dell’America Latina hanno guadagnato terreno.
I titoli azionari brasiliani hanno tratto vantaggio dalle continue iniziative di riforma dell’economia. Il governo ha annunciato di avere in programma la privatizzazione delle società statali, alimentando le speranze di una riduzione di debito pubblico e deficit di bilancio.
Anche le azioni del mercato messicano hanno guadagnato terreno.
Le azioni peruviane e cilene sono salite in linea con i prezzi del rame, il principale bene d’esportazione di entrambi i Paesi.
I titoli azionari di Europa emergente, Medio Oriente e Africa (EMEA) hanno registrato un avanzamento.
Le azioni russe sono salite e il rublo si è apprezzato in quanto il rafforzamento delle quotazioni petrolifere e i positivi utili realizzati nel secondo trimestre hanno sostenuto la fiducia degli investitori.
Le azioni turche hanno fatto progressi poiché il Presidente Recep Tayyip Erdogan ha continuato a rafforzare il controllo del governo civile sul Paese.
Nell’Europa emergente, le economie minori di Ungheria e Polonia hanno guadagnato terreno.
Anche le azioni sudafricane sono salite, grazie agli investitori che hanno dato poco peso all’instabilità politica dell’African National Congress al governo e si sono concentrati sulla solidità dei dati economici riferiti agli ultimi mesi.
Obbligazionario: I titoli di Stato hanno sovraperformato le obbligazioni corporate
I mercati obbligazionari hanno registrato rendimenti positivi nel mese di agosto, con i principali titoli di Stato che hanno sovraperformato le obbligazioni corporate.
Al simposio annuale della Fed USA a Jackson Hole, la Presidente della Fed Janet Yellen si è concentrata su regolamentazione e stabilità finanziaria, temi che non hanno avuto effetti significativi sul mercato.
Il calo dei prezzi del greggio dovuto all’uragano Harvey e le tensioni geopolitiche intorno alla Corea del Nord hanno inciso negativamente sul sentiment dei mercati e fatto scendere i rendimenti dei Treasury USA. Inoltre, i mercati finanziari risultano preoccupati per la situazione fiscale negli USA data l’imminente scadenza del tetto del debito nel mese di settembre.
In Europa, i rendimenti obbligazionari sono scesi in linea con i Treasury USA.
La decisione del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi di concentrarsi sull’apertura dell’economia ha sostenuto i rendimenti dei bund tedeschi.
Anche i rendimenti obbligazionari dei Paesi periferici dell’Eurozona hanno subito un ampliamento alla luce della generale avversione al rischio degli investitori.
I titoli di Stato britannici (gilt) hanno sovraperformato le controparti. Anche le obbligazioni corporate hanno messo a segno un rally in linea con i titoli di Stato nonostante l’ampliamento subito nel corso del mese dagli spread creditizi a fronte della domanda di asset sicuri in mercati volatili.
Le obbligazioni high yield statunitensi hanno però perso terreno, con i titoli corporate statunitensi che hanno sottoperformato a causa dell’indebolimento dei titoli dell’energia. Al contempo, i dati relativi all’economia statunitense sono apparsi incoraggianti, a conferma del solido andamento dell’economia.
Il PIL US è stato rivisto al rialzo dal 2,7% al 3%, mentre la spesa al consumo è salita dello 0,3% ad agosto. Anche il mercato del lavoro statunitense ha continuato a rafforzarsi.
Nell’Eurozona, l’inflazione è salita più del previsto; i prezzi al consumo sono saliti dall’1,3% di luglio all’1,5% di agosto.
Anche l’inflazione britannica ha recuperato terreno dai minimi di luglio.