Sintesi del mese di Febbraio

• Europa: Azioni in flessione sulla scia dei timori per l’incremento dell’inflazione e i tassi di interesse più elevati
• Regno Unito: Mercati in arretramento a seguito dell’ondata di vendite che ha interessato i mercati globali
• USA: Titoli azionari in calo a causa dei segnali provenienti dalla banca centrale
• Giappone: Arretramento dei mercati a seguito del rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro USA
• Asia-Pacifico: Azioni in calo sulla scia delle aspettative di una normalizzazione dei tassi di interesse più rapida del previsto da parte della Federal Reserve USA
• Mercati Eemergenti: Mercati in flessione a causa della debolezza dei dati sull’attività manifatturiera provenienti dalla Cina e delle preoccupazioni per l’aumento dei tassi di interesse negli USA

 

I titoli di Stato hanno sottoperformato le obbligazioni corporate

 

I titoli di Stato USA hanno registrato rendimenti negativi a febbraio sulla scia dei timori innescati dall'ampliamento dei deficit gemelli e dall'aumento dell’inflazione. 

I titoli di Stato europei hanno invece evidenziato rendimenti positivi, sostenuti dai commenti accomodanti del Presidente della BCE Mario Draghi e da dati macroeconomici inferiori alle aspettative.

Il mese in esame ha visto un rally da parte dei Gilt britannici, in uno scenario che conferma la Brexit quale principale fattore trainante per l’asset class.

Ecco i Rendimenti febbraio 2018:

 

 Petrolio ed Oro

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Inversione di Trend per il Prezzo del Petrolio, che nel mese di Febbraio è calato del 6.7%, rimanendo comunque il valore ai massimi degli ultimi 4 anni, con il prezzo a fine mese di 61,54 dollari al barile. 

Anche il prezzo dell'Oro in lieve arretramento in questo mese, che in Febbraio registra una diminuizione del 1,52%, portando il prezzo a 1.317,52 dollari l'oncia.

 

 Opportunità d'Investimento

 

 

 

La recente Legge di Stabilità ha introdotto nel panorama finanziario i PIR, una buona opportunità d'investimento con l'obiettivo di finanziarie le piccole e medie imprese (PMI) , attraverso il risparmio dei cittadini incentivandoli con l'esenzione fiscale.

I Piani Individuali di Risparmio (o PIR), introdotti dall'ultima legge di bilancio, sono stati creati come forma di investimento a medio termine, capace di veicolare i risparmi verso le imprese italiane, e in particolare verso le piccole e medie imprese.

I PIR saranno proposti e gestiti da società di gestione del risparmio (SGR) e sono riservati alle persone fisiche. Non potranno essere cioè sottoscritti da aziende e da altre persone giuridiche.

I piani individuali di risparmio, già presenti con successo all'estero (in nazioni come Gran Bretagna, Francia, Usa e Giappone) da anni, sono uno strumento dedicato in particolare ai piccoli investitori. Ogni singolo PIR, che dev'essere mantenuto almeno 5 anni, non può superare i 30mila euro di investimento annuo.

In cambio l'investitore otterrà un abbattimento di tutto il carico fiscale: in altri termini non pagherà tasse su capital gain, dividendi, successione e donazioni.
 

 Ecosofia - Curiosità dal Mondo

 

 

Gli agricoltori comprano un Lidl e lo trasformano in un mercato contadino 

In Alsazia un collettivo di agricoltori ha comprato un supermercato della catena Lidl trasformandolo in un mercato di vendita diretta. Qui le logiche della grande distribuzione vengono ribaltate a tutto vantaggio della qualità dei prodotti, del rapporto di fiducia con i consumatori e della prosperità per l'economia locale.

Come poter fare per vendere i propri prodotti di verdura e frutta direttamente ai consumatori, evitando i distributori tradizionali che gravano sul prezzo finale e riducono all’osso il guadagno dei produttori? Questa è la domanda che si sono posti 35 agricoltori e contadini dell’Alsazia. La risposta è arrivata rapidamente: ragrupparsi per comprare un supermercato!

 

 

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